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Cuba e Russia guardano con ottimismo verso il futuro delle relazioni bilaterali

Il Comandante in capo ha visitato la Russia per la prima volta come parte di uno storico percorso per varie repubbliche della URSS nel 1963. Foto: Archivio di Granma
Il Comandante in capo ha visitato la Russia per la prima volta come parte di uno storico percorso per varie repubbliche della URSS nel 1963. Foto: Archivio di Granma

Data: 

11/05/2020

Fonte: 

Granma Internacional

Autore: 

I vincoli russo-cubani hanno una lunga storia di fraternità.
 
Lo scambio tra i nostri popoli data dal XVIII secolo, quando nel 1782 arrivò nella capitale cubana il medico russo  Fiódor Karzhavin, che dopo due anni trascorsi a Cuba coincise con molti principi che successivamente fomentarono i cubani a lottare per l’indipendenza dalla metropoli spagnola.
 
Nelle sue cronache alla stampa russa, oltre a riferirsi alle bellezze della natura e all’ attraente cultura cubana, Karzhavin si pronunciò fortemente contro il trattamento disumano degli schiavi.  Giá nell’ambito  della guerra indipendentista, per  la prima volta si mescolarono il sangue russo e cubano con ansie di libertà, dopo l’incorporazione di tre mambì russi all’Esercito di Liberazione.
 
I contati ufficiali tra la Russia e la Repubblica di Cuba iniziarono nel 1902 in una situazione che fondò le basi delle relazioni bilaterali tra i due paesi.  
 
Nel XX secolo, caratterizzato da avvenimenti geopolitici, si tracciò il cammino per lo sviluppo della storia comune tra Russia e Cuba. In ogni momento hanno primeggiato la simpatia reciproca tra i nostri popoli, l’aspirazione di giustizia e uguaglianza dei diritti e la volontà di continuare per un cammino sovrano di sviluppo. Ci uniscono valori fondamentali e la comprensione condivisa della storia.
 
Questo mese, quando festeggiamo il 75º  Anniversario 75 della Vittoria nella Grande Guerra Patria, è importante ricordare che le relazioni sovietico-cubane furono inizialmente stabilite nell’ottobre  nel 1942, nel contesto dell’impulso di un ampio movimento antifascista nell’Isola, dove operavano un centinaio di  Comitati d’Appoggio alla URSS.
 
Tra gli eroi immortali che sacrificarono la propria vita per salvare la nostra civiltà dall’oscurità del fascismo, onoriamo i cubani che hanno lottato lontano dalla loro Patria, nei fronti della Seconda Guerra Mondiale.
 
Tra loro i soldati dell’Esercito Rosso, Aldo Vivó Laurent, morto a Nevsky Pyatachok, e suo fratello Jorge Vivó Laurent, che combatteva nel distaccamento guerrigliero vicino a Leningrado, così come  Enrique Vilar Figueredo, morto in combattimento per la liberazione della Polonia.
 
Nel 1952, in un ambiente internazionale caratterizzato dalla Guerra Fredda, il dittatore Fulgencio Batista, in consonanza con la sua subordinazione politica agli Stati Uniti decise di rompere le relazioni  con l’Unione Sovietica, alla faccia della volontà del popolo cubano, senza riconoscere la storia delle relazioni d’amicizia tra i nostri paesi in molteplici sfere.
 
In questo senso risaltano fatti straordinari come la celebre rivalità tra  Alexander Alekhine e José Raúl Capablanca, che discussero il titolo mondiale  di scacchi nel 1927,  così come i vincoli culturali simbolizzati dalle visite a Cuba di leggende del balletto come Anna Pávlova e Maya Plisétskaya e le presentazioni di Alicia Alonso nel teatro Bolshoi, come vere ambasciatrici dell’arte.
 
Dopo il trionfo della Rivoluzione cubana nel 1959 si fondarono le basi della fraternità tra le nostre nazioni. Il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz fomentò il ristabilimento delle relazioni diplomatiche, che avvenne l’8 maggio del 1960, in considerazione all’amicizia sincera tra  i nostri popoli, il rispetto reciproco degli interessi sovrani e la coincidenza negli interessi condivisi in funzione dello sviluppo economico e sociale.
 
Questi vincoli si rinforzarono  progressivamente sino a giungere all’associazione strategica che siamo stati capaci di consolidare, con un attivo dialogo politico al più alto livello e la coincidenza nei principali temi dell’agenda internazionale.
 
La storia contemporanea dei nostri paesi è stata scritta da personalità di fama mondiale. Il leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, visitò per la prima volta la Russia come parte di uno storico percorso per varie repubbliche della URSS nel 1963, che seguì altri percorsi realizzati nel 1960 e nel 1962 dal Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, allora  Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie del paese dei Caraibi. Queste visite sono restate incise nella memoria dei cittadini delle due nazioni ed hanno aperto le porte  a una ricca agenda di scambi a tutti i livelli negli anni seguenti.
 
Il primo cosmonauta sovietico, Yuri Gagarin, e il comandante Ernesto «Che» Guevara, fondatori delle Società d’Amicizia tra Cuba e la URSS, giocarono un ruolo importante stringendo i vincoli tra i due popoli.
 
Cuba e Russia condividono la soddisfazione dei risultati delle visite sistematiche al più alto livello,  la più reciente quella del 2019 a Mosca del Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che ha realizzato un fraterno incontro con il suo omologo russo, Vladimir Vladimirovich Putin, tra le importanti figure politiche e della sfera economico-commerciale.
 
Inoltre va risaltata la visita a L’Avana, nell’ottobre del 2019, dell’allora  Presidente del Governo della Federazione della Russia, Dmitri Medvedev.
 
Gli scambi si mantengono fluidi a livello parlamentare e va segnalata la recente visita a Cuba della  Presidente del Consiglio della Federazione, Valentina Matvienko, che guida la delegazione russa che ha partecipato ai festeggiamenti per il 500º anniversario de L’Avana.
 
Le due nazioni svolgono un’agenda economica bilaterale, principalmente grazie al funzionamento della Commissione Intergovernativa per la Collaborazione  Economico-Commerciale e Scientifico-Tecnica. Ugualmente, si lavora strettamente al fomento dei progetti congiunti di cooperazione nelle sfere dell’energia, la metallurgia, il trasporto, l’informatica, le telecomunicazioni, le investigazioni cosmiche, lo scontro al cambio climatico, la biotecnologia, la salute pubblica e l’industria farmaceutica, con la partecipazione effettiva della  Federazione della Russia al Piano di Sviluppo Economico e Sociale della Repubblica di Cuba sino al 2030. Questi vincoli si sviluppano su basi reciprocamente vantaggiose e sono messi a fuoco per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini.
 
Inoltre si ampliano attivamente i vincoli culturali e umanitari. così come i contatti popolo a popolo, mentre avanzano i progetti di collaborazione bilaterale.
 
Il restauro della cupola del Capitolio de L’Avana nell’ambito del 500º anniversario della capitale cubana è un esempio molto importante.
 
Cuba ha contribuito con la Russia a progetti come l’applicazione del biofarmaco /Heberprot-p/ ai pazienti con il piede diabetico  e risalata il lavoro del Centro Russo-Cubano, ubicato nella regione russa di Nizhny Nóvgorod, sommato al lavoro in altre regioni come  San Petersburgo, Tula, Cheliabinsk.
 
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse dei cittadini russi per le bellezze e le attrazioni di Cuba riflesso nel circa 100 000 turisti russi che visitano l’Isola ogni  anno.
 
I governi dei nostri paesi considerano molte produttive le consultazioni politiche tra le cancellerie, nelle quali si scambiano criteri sui temi più acuti dell’ agenda internazionale.
 
Condividiamo l’interesse nell’osservazione delle norme del Diritto Internazionale fissate nella Carta della ONU, così come il rispetto della  sovranità e del non intervento nei temi interni di terzi Stati.
 
Lavoriamo insieme per la costruzione di un sistema più giusto e democrático delle relazioni internazionali, che offra uguali opportunità per lo sviluppo sostenibile di tutti i paesi.
 
La firma dei presidenti Vladimir Putin e Miguel Díaz-Canel della Dichiarazione Congiunta sulle Messe a Fuoco Generali dei Temi Internazionali, nella cornice della visita di quest’ultimo a Mosca nel 2018, sottolinea il nostro impegno con la formazione di un ordine mondiale multilaterale e multipolare, che riflette la pluralità dei modelli di sviluppo politico, economico-sociale e culturale, che garantiscano la pace e la sicurezza internazionali, la stabilità globale e regionale, l’uguaglianza sovrana degli Stati, la giustizia e il rispetto dei diritti e delle libertà degli individui.
 
I nostri paesi respingono con fermezza i tentativi di riscrivere la storia provocando divisioni dentro i popoli, «implantare rivoluzioni di colori»  e «cambi di regimi» contro «governi scomodi». Condanniamo l’imposizione di ideologie estranee e la tergiversazione della verità in funzione di agende politiche d’ingerenza.  
 
Il popolo russo è solidale in asoluto con l’Isola della Libertà nella sua lotta per l’eliminazione immediata e senza condizioni del blocco degli Stati Uniti contro Cuba, applicato da più di 60 anni.
 
Condanna la pratica delle sanzioni unilaterali, le pretese d’esclusione e dominio  mondiale, così come i danni ai  principi del Diritto Internazionale.
 
L’approvazione della risoluzione /Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario, imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba, nel 74ª periodo di sessioni dell’Assemblea Generale della ONU, ha rieffrmato la condanna quasi unanime della comunità internazionale a questa politica criminale e ingiusta.
 
Il Governo e il popolo di Cuba condannano l’applicazione delle politiche aggressive fomentate da Washington contro la Federazione della Russia, sostengono Mosca nel richiamo al dialogo come mezzo per la soluzione delle differenze e respingono l’applicazione di mezzi sovversivi, i cui fini non rispondono  agli interessi del popolo russo.
 
Di fronte al nuovo contesto internazionale creato dalla pandemia della Sars-cov-2/Covid-19, Cuba e Russia sono convinte che il momento reclama   cooperazione e solidarietà e sostengono che uno sforzo internazionale e senza pregiudizi politici, per sviluppare e condividere investigazione scientifica e scambiare le esperienze di diversi paesi nel lavoro preventivo, la protezione dei più vulnerabili e le pratiche di condotta sociale, aiuterà ad accorciare la durata della pandemia e a ridurre il ritmo delle perdite di vite.
 
I due governi credono fermamente  che il ruolo e la guida delle Naziones Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Salute sono imprescindibili.
 
Cuba e Russia guardano con ottimismo verso il futuro delle relazioni bilaterali e continuano a lavorare per difendere pienamente la loro sovranità e indipendenza, così come il diritto di garantire la sicurezza e costruire il loro destino.
 
Per questo contano, con tutti i mezzi  sulle risorse e nella convinzione d’aver scelto il cammino giusto. (GM – Granma Int.)
 
Nota: Articolo congiunto del Ministro dei Temi Esteri della Federazione della Russia e del Ministro delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba, in occasione del 60º anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche russo-cubane.