Concepción Pérez, Elson

Tempi di tornare a Fidel

Ho riletto in questi giorni le testimonianze raccolte nel libro /Dios, Chávez y Fidel/, che riassume  sinteticamente la grande opera umana concepita da due uomini straordinari che hanno seminato in vita quello che oggi è necessariamente un riferimento al quale si deve tornare ogni giorno.
 

Fidel: una presenza necessaria

In quest’ultimo anno ti abbiamo visto cavalcare come un guerriero invincibile nel combattimento a un’epidemia della quale avevi anticipato le conseguenze con la tua visione del futuro, quando hai riempito l’Isola di medici e di centri scientifici per poter affrontare con la scienza le molte malattie che giungono attraverso il tempo.
 

Fidel e l’incendio nell’Amazzonia

Il discorso di Fidel Castro nel Vertice della Terra (Rio de Janeiro, 1992), quando enumerò le cause e vaticinò i disastri che produrrebbe la grave alterazione del clima, ha riempito negli ultimi giorni le reti digitali.
 

Bolsonaro davanti al suo specchio

Jair Bolsonaro, il «Trump del tropico» ha attaccato di nuovo le migliaia di medici cubani che sono stati nel suo paese a salvare vite e curare malattie, soprattutto nei luoghi meno ospitali di questa nazione di 210 milioni di abitanti.

Fidel, anno uno:le radici del caguairán

Sei lì, seminato in una roccia monolitica con radici di caguairán.
 
In questa  città alla quale dicesti «Grazie Santiago». Con Martí, Carlos Manuel de Céspedes, Mariana Grajales. Protetto dai combattenti  del 30 novembre  guidati da Frank País. Con quelli che ti accompagnarono alla Moncada.
 
Stai con il popolo che ogni giorno viene a renderti omaggio. Con la bambina pioniera che quando ti offre un fiore bianco lascia sfuggire innocenti lacrime.