Citas

“ E’ necessario annunciare che le società di consumo sono  le principali responsabili della spietata distruzione dell’ambiente. Sono nate dalle antiche metropoli coloniali e dalle politiche imperiali che a sua volta, hanno dato origine al sottosviluppo e la povertà che oggigiorno colpisce la maggior parte dell'umanità".
Riferimento al testo originale: Discorso nella Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo, tenutosi a Rio de Janeiro, Brasile, 12 giugno 1992
"Non siamo semplici spettatori. Questo mondo è anche il nostro mondo. Nessuno può sostituire la nostra azione unita, nessuno prenderà la parola al nostro posto. Solo noi, uniti, possiamo respingere l’ingiusto ordine politico ed economico mondiale che si pretende imporre ai nostri popoli."
Riferimento al testo originale: Discorso al XI Vértice del Movimento dei Paesi non Allignati a Cartagena de Indias, Colombia.
“In mezzo a tanta euforia nessuno può assicurare fino a quando, il sistema economico degli Stati Uniti, retto dalle accecate leggi della economia di mercato, può impedire che il globo finanziario scoppi. Non ci sono miracoli economici.”
Riferimento al testo originale: Discorso in occasione del 50º Anniversario della creazione del Sistema Multilaterale di Commercio, Ginevra, Svizzera, 19 Maggio 1998

"Per diverse ragioni, il mondo si sta rendendo consapevole di tali problemi, e ciò risulta evidente. Vi è sufficente forza per resistere, sufficente forza per avanzare con l’aiuto delle leggi della storia e della realtà di un sistema e di un ordine economico mondiale insostenibili, che crollano, che possono persino crollare da soli, anche se dobbiamo contribuire al loro crollo, tuttavia, piuttosto che aiutare al loro crollo bisogna formare la coscienza nel mondo di queste realtà, perché i popoli resistano più fermamente quest’ ordine e contribuiscano alla sua scomparsa progressiva. Anche se si ha la sicurezza che non sarà molto progressiva tale scomparsa, perché quando si verificherà una catastrofica crisi economica come quella che è stata sul punto di verificarsi, e sarà ancora maggiore, perché più tardi ci sarà la crisi e più dura sarà, allora bisogna alzare lo spirito di lotta dei popoli, la loro volontà di resistere; bisogna rendere loro consapevoli che devono prepararsi per nuovi concetti, per una nuova concezione del mondo, un nuovo ordine economico mondiale veramente giusto, che deve essere il risultato della lotta dei popoli".

Riferimento al testo originale: Discorso dal Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, in occasione del 50 anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, nella Sala Universale delle FAR, 29 settembre 1999

"Se meditiamo su che cosa sta accadendo nel mondo, è impossibile non pensare che i progressi raggiunti dall’uomo nello sviluppo politico, la giustizia sociale e la convivenza pacifica sono rimasti molto al di sotto di quelli straordinari raggiunti nel campo della scienza e la tecnica".

Riferimento al testo originale: Discorso Pronunciato alla Tribuna Aperta della Rivoluzione, a San José de las Lajas, il 27 gennaio 2001

“Oggi le multinazionali sono istituzioni con maggiore capacità, più ricchezza e potere che tutti i governi riuniti. Più si concentrano e più dominano le finanze, la produzione e l’economia mondiale, spinte da leggi cieche e incontrollabili del sistema che le ha create, e tanto più accelerano la crisi”.

Riferimento al testo originale: Discorso Pronunciato alla Tribuna Aperta della Rivoluzione, a San José de las Lajas, il 27 gennaio 2001

“La crisi economica significa inoltre l’inasprimento di problemi di grande importanza la cui soluzione è lontana: la povertà, la fame e le malattie che uccidono ogni giorno decine di milioni di persone nel mondo; l’analfabetismo, la mancanza di cultura, la disoccupazione, lo sfruttamento del lavoro e la prostituzione di milioni di bambini; il traffico e il consumo di droghe che mobilitano e assorbiscono centinaia di migliaia di milioni di dollari; il lavaggio di denaro sporco; la mancanza d’acqua; la scarsità di case, ospedali, comunicazioni, scuole e centri d’istruzione”.

Riferimento al testo originale: Intervento sull’attuale situazione internazionale, la crisi economica e mondiale e la forma in cui potrebbe incidere su Cuba, 2 novembre 2001