Citas

"Abbiamo formato i nostri atleti per fargli servire al popolo, perché donino allegrie al popolo, glorie al popolo, onore al popolo, e possiamo dire dei nosti atleti, in primo luogo, che hanno donato tanta gloria e tanto onore, soddisfazioni infinite e gioia al nostro popolo".
 

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO NEL RICEVIMENTO DELLA DELEGAZIONE SPORTIVA CHE HA VIAGGIATO A BALTIMORE, REALIZZATO NELLA SCALINATA DELL'UNIVERSITÀ DELL'AVANA, 4 MAGGIO 1999

"I nostri atleti di baseball - come vi dicevo - sono, durante una grande parte dell'anno, il centro dell'attenzione sportiva del paese, è la realtà: ciò che ha raggiunto il calcio in altri paesi, il ruolo del calcio in tanti altri paesi è quello del baseball qui. Noi abbiamo bisogno di essi qui, nel nostro paese".

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO NEL RICEVIMENTO DELLA DELEGAZIONE SPORTIVA CHE HA VIAGGIATO A BALTIMORE, REALIZZATO NELLA SCALINATA DELL'UNIVERSITÀ DELL'AVANA, 4 MAGGIO 1999

"Sapete quello che succede nello sport. Sapete che abbiamo atleti che valgono milioni sul mercato dello sport. E anche se ci può essere qualcuno che ceda e venda la sua anima per denaro, come un Giuda - per impiegare un termine della Bibbia-, d'altro canto vi sono moltissimi dei nostri atleti che vivono modestamente e, con incomparabile dignità e amore verso la loro patria e il loro popolo, disprezzano tutto il denaro che vogliono offrirgli".

Riferimento al testo originale: Discorso del Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba Fidel Castro Ruz ai laureati dell'Istituto Superiore di Scienze Mediche dell'Avana, Teatro "Karl Marx", 9 agosto 1999

“Lo sport richiede disciplina, e abitua alla disciplina il bambino e il giovani insegnandoli ad essere resistenti, stabili, tenaci e coraggiosi; influisce sul loro carattere, aiuta la loro salute e sviluppo fisico e mentale”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato in occasione dell'incontro con i rappresentanti della delegazione sportiva che parteciparono ai Giochi Panamericani di Winnipeg, 13 agosto 1999

“Vi dirò, in primo luogo, che sia nella seconda metà di questo secolo che nella prima o in un’altra epoca della storia, nessun piccolo Paese del Terzo Mondo, sottomesso anche al blocco dalla potenza economica più ricca della Terra, perseguitato, attaccato in svariate forme, ha fatto per lo sport né ha raggiunto i successi che, in un brevissimo tempo, ha fatto e ha raggiunto Cuba”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato in occasione dell'incontro con i rappresentanti della delegazione sportiva che parteciparono ai Giochi Panamericani di Winnipeg, 13 agosto 1999

"Creeremo urgentemente un moderno ed efficiente laboratorio anti-doping che coopererà con i paesi della nostra area che lo richiedano, e così come facciamo nel campo della medicina, dove siamo anche una potenza, contribuiremo non solo allo sviluppo dello sport con la cooperazione di specialisti cubani, ma stiamo anche considerando seriamente la creazione di una facoltà latinoamericana e caraibica di educazione fisica e sport per la formazione dei loro specialisti perché possano spingere questa nobile e sana attività nei loro paesi di origine".

Riferimento al testo originale: Conclusioni nel programma speciale sul movimento sportivo nazionale e internazionale, 3 settembre 1999

“Perché il nostro paese ha creato un enorme potenziale umano, non ha investito la carta in riviste pettegole o in pubblicità, non ha investito le risorse in questo, le ha investite nel formare medici fino ad essere il paese con il più alto indice pro capite di medici del mondo, nel formare maestri fino ad arrivare ad avere il più alto indice pro capite di professori e maestri del mondo; ha formato professori di educazione fisica e sport, che sono legati all’educazione e alla formazione integrale e non allo sport professionale, fino ad avere l’indice pro capite più alto di tutti i paesi del mondo; forse anche a livello di ricercatori e personale scientifico siamo ai primi posti.”

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato in chiusura dell’ VIII Congresso della Federazione Latinoamericana dei Giornalisti FELAP), 12 novembre 1999