Citas

“Never had a people given such a lofty example of civility: not one henchman was dragged through the streets, not one henchman was tortured in the way they used to do, not one henchman was mistreated.  We asked the people not to touch them, that justice would be dealt, and the people believed in us.  They didn’t drag anyone, they didn’t touch a hair on anyone’s head, because they believed in us.”
Riferimento al testo originale: Discurso proferido em Artemisa. 17 de janeiro de 1954
“E la nostra Rivoluzione è nata lottando contro l’ingiustizia, contro la tirannia; guardando come tutti i giorni perseguitavano i nostri compagni, li uccidevano, li torturavano, e il nostro popolo si è educato nell’odio più profondo verso il reato, verso l’ingiustizia, verso le torture, le violazioni contro la persona umana.   […]. E in quei principi è stato educato il nostro popolo; quei principi sono diventi un valore, nella cultura del nostro popolo. E se c’è qualcosa che ha caratterizzato la nostra rivoluzione è proprio la lealtà ai principi.”
Riferimento al testo originale: Chiusura del VII Vortice dell'Associazione Americana di Giuristi nella Città dell’Avana, 17 settembre 1987

"Non era sufficiente per Bush avere oltraggiato il nome di Cuba installando nel territorio illegalmente occupato di Guantánamo un orribile centro di tortura simile a quello di Abu Ghraib, che una volta scoperto ha spaventato il mondo intero. Il crudele agire dei suoi predecessori non gli sembrava sufficiente. Non gli bastavano i 100 miliardi di dollari che aveva dovuto spendere un paese povero e sottosviluppato come Cuba. Accusare Posada Carriles era autoaccusarsi".
 
(...)  
 
"Non bastava l’invasione mercenaria della Baia dei Porci (...)"  
 
"Non bastava la crisi d’Ottobre del 1962 che ha portato il mondo sul bordo di una guerra termonucleare totale, quando già esistevano bombe 50 volte più potenti di quelle esplose ad Hiroshima e Nagasaki".
 
"Non bastava l’introduzione nel nostro paese di virus, batteri e funghi contro le nostre piantagioni e allevamenti, e nonostante sembri incredibile, contro esseri umani. Alcune di queste sostanze patogene sono uscite dai laboratori nordamericani affinché noti terroristi al servizio del governo degli Stati Uniti le portassero a Cuba".
 
"(...) l’enorme ingiustizia di mantenere detenuti cinque eroici patrioti che, per fornire informazione sulle attività terroristiche, sono stati slealmente condannati a pene che ammontano fino a due ergastoli e che, in carceri diversi, sopportano stoicamente crudeli maltrattamenti".

Riferimento al testo originale: Riflessioni "La brutale risposta", 10 aprile 2007

"La sua accusa contro i rivoluzionari internazionalisti cubani, utilizzando il soprannome Fidel per identificare uno di loro capace di “torturare un prigioniero fino alla morte”, è priva della benché minima etica.
 
Mi permetto di ricordarle, signor McCain: i comandamenti della religione che Lei pratica proibiscono la menzogna. Gli anni di prigionia e le ferite ricevute come conseguenza dei suoi attacchi su Hanoi non la esimono dal dovere morale della verità".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "IL CANDIDATO REPUBBLICANO" (Prima Parte), 10 febbraio 2008

"Lei accusa i rivoluzionari cubani d’essere dei torturatori.  La invito seriamente a presentare uno solo degli oltre mille prigionieri catturati nei combattimenti di Playa Girón che sia stato torturato. Io mi ritrovavo lì, non in un lontano posto di comando. Catturai personalmente, con alcuni aiutanti, numerosi prigionieri;  passai davanti a squadre armate, ancora nascoste nella vegetazione, che si paralizzarono per la presenza sul posto del Capo della Rivoluzione.  Mi dispiace dover menzionare quella che può sembrare un’autoesaltazione, che sinceramente detesto".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "IL CANDIDATO REPUBBLICANO" (Prima Parte), 10 febbraio 2008

"Ha pensato qualche volta McCain ai Cinque Eroi antiterrorista cubani che sono stati rinchiusi in prigioni solitarie come quelle che dice di detestare, obbligati a comparire davanti ad una giuria di Little Havana per delitti mai commessi, sanzionati tre di essi ad uno e persino a due ergastoli, e gli altri due a 19 e 15 anni? È a conoscenza che le autorità degli Stati Uniti hanno ricevuto informazioni che hanno potuto impedire la morte per terrorismo di cittadini nordamericani?
 
Conosce le attività di Posada Carriles ed Orlando Bosch, responsabili dell'esplosione di un aereo passeggeri in pieno volo e della morte dei suoi 73 occupanti?
 
Perché non parla di questo ai cadetti di Annapolis?
 
Gli eroi cubani sono ormai prossimi a compiere 10 anni di prigione. Non hanno mai assassinato né torturato nessuno. Non li accusi ora che erano in Vietnam torturando dei piloti nordamericani".

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "Il candidato repubblicano" (Terza Parte), 12 febbraio 2008

"La realtà è che Bush ed il suo gruppo sono più invischiati negli errori della politica estera che lo stesso Nixon al momento della sua rinuncia nel 1972.  La sanguinosa guerra in Iraq ed il rifiuto del popolo degli Stati Uniti, il prezzo in vite umane, l’elevatissimo numero di feriti e mutilati nell’avventura bellica, mostrano una situazione piena di contraddizioni:    la deteriorata l'immagine degli Stati Uniti e l'impossibilità di rinunciare alle guerre di conquista per le materie prime, il dollaro ed il prezzo dell'oro, la svalutazione della moneta e l'inflazione, il consumismo e l'incapacità di rifornirsi da soli di beni di consumo, la produzione d’etanolo e la scarsità mondiale d’alimenti, i metodi fascisti e la demagogia democratica, la tortura e le prigioni segrete ed i diritti umani, l'enorme inquinamento ambientale del paese ed il diritto della specie alla sopravvivenza, i benefici della scienza per la salute e l'utilizzo della stessa per eliminare o rendere fortemente invalidi gli esseri umani, il furto di cervelli ed il sottosviluppo dei paesi poveri, il prezzo del petrolio e lo spreco sempre più grande d’energia, le elezioni di novembre ed i latini che in numero crescente muoiono alla frontiera. La lista sarebbe interminabile.(...) È essenzialmente una lotta tra la vita e la morte".

Riferimento al testo originale: Riflessioni "SETE DI SANGUE" (II), 16 marzo 2008