Discorsi

DISCORSO PRONUNCIATO DAL COMANDANTE IN CAPO FIDEL CASTRO RUZ, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CUBA, IN OCCASIONE DELL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO 2003-2004. PIAZZA DELLA RIVOLUZIONE, 8 SETTEMBRE 2003

Data: 

08/09/2003

Cari compatrioti,

Tra tutti i paesi, grandi o piccoli, ricchi o poveri, Cuba, nell’ambito dell’istruzione, occupa già il primo luogo. Ciò si è potuto raggiungere a partire da un 30% di persone con sufficiente età che non sapevano leggere né scrivere e un 60% di analfabeti funzionali, se si tiene conto dei giovani e adulti sprovvisti di conoscenze e di cultura che non superavano il la terza o quarta classe di un’istruzione elementare in estremo deficiente.

Non c’erano sufficienti maestri per educare milioni di bambini e di adolescenti. Non c’erano professori né scuole per portare avanti la loro istruzione quando avessero raggiunto la terza media o il liceo. Abbiamo dovuto formarli, abbinando i compiti che dovevano realizzare in quanto abnegati studenti di Pedagogia che avevano appena superato la scuola media e, contemporaneamente, quelli come professori di scuola media e, dopo, fare lo stesso nei centri d’istruzione media superiore, con professori che avessero approvato l’esame di maturità.

Fino a 50 000 capacità scolastiche sono state costruite ogni anno per allievi di livello medio.

Allora disponevamo soltanto di tre centri universitari con un numero ridotto di lauree. In meno di 25 anni sono stati creati oltre 50 centri d’istruzione superiore, in cui si studiano attualmente 85 lauree diverse.

Oggi l’istruzione universitaria si estende progressivamente a tutti i comuni del paese, come necessità inevitabile di una coinvolgente rivoluzione educativa.

Non esistevano asili nido, né scuole speciali, né scuole sportive, né scuole tecniche e di formazione professionale, né sufficiente scuole elementari per il totale di bambini e adolescenti in età scolastica. Il tesone, la pazienza e l’eroismo del nostro popolo hanno compiuto il miracolo di creare migliaia di scuole dove studiano oggi 2 500 474 bambini, adolescenti e giovani, e decine di centri universitari a cui questo anno scolastico si sono iscritti oltre 300 000 studenti.

Tutto ciò ha creato la Rivoluzione a un ritmo che non ha precedenti né paragone nella storia.

Si confronti con tutto quanto c’è nel Terzo Mondo e negli stessi paesi sviluppati.

Cuba occupa oggi il primo luogo nell’ambito delle conoscenze di Matematica e Lingua tra gli allievi della scuola elementare, il che è riconosciuto da prestigiose istituzioni. Il 100% dei bambini sono iscritti alle scuole all’età stabilita, non c’è ritardo scolastico, e tutti raggiungono la licenza elementare. Il 99% di essi raggiungono anche la licenza media e tutti quanti lo fanno possono continuare gli studi nella scuola media superiore o liceo.

Con una popolazione di 11 177 742 abitanti, soltanto lo 0,2% di essa è analfabeta, quasi unicamente persone molto anziane che non ebbero a disposizione il sistema educativo su cui conta oggi il nostro paese.

I bambini di Cuba usufruiscono oggi del migliore indice di maestri per ogni classe nella scuola elementare: un maestro per 20 allievi, o due se la quantità di allieva supera la suddetta cifra. Come tutti conoscono, l’indice di questa città si è ridotto, in due anni soltanto, da 37 a 18 allievi per ogni maestro e classe, con la ristrutturazione capitale o la costruzione di 789 scuole elementari e medie.

Nell’estate del 2001 sono state create 15 scuole di istruttori d’arte.

Nuove scuole di pittura, teatro, danza e musica si fondano in tutti i capoluoghi di provincia e in tutte le città importanti del paese.

Due nuove reti di televisione educativa sono state create: uno offre servizi a livello nazionale e il secondo sarà in funzionamento fra sei mesi.

La Fiera del Libro, che prima aveva luogo soltanto nella capitale, oggi si realizza in almeno 30 città.

Nuove capacità di stampa consentiranno l’accesso massiccio della popolazione alle migliori opere letterarie e ai temi scientifici, politici, sociali e culturali, a un costo minimo, mediante il sistema di biblioteche familiari, ideato a Cuba e che comincia a estendersi ad altri paesi, così come i sistemi di alfabetizzazione per radio e televisione, chiamati a rivoluzionare l’educazione nel mondo.

La lista di creazioni e di nuovi metodi educativi e culturali di grande impatto sociale e umano sarebbe interminabile. Nemmeno i più accesi nemici della Rivoluzione oserebbero negarlo.

In quali condizioni s’inizia il nuovo anno scolastico dopo gli straordinari progressi raggiunti negli ultimi quattro anni e senza che sia ancora concluso il Periodo Speciale?

Dopo dieci anni di ricerca scientifica, dall’anno scolastico 1992-1993, il programma sociale "Educa tuo figlio", il cui obiettivo è la preparazione della famiglia per raggiungere lo sviluppo integrale dei bambini e delle bambine da zero a sei anni. E’ la stessa famiglia a realizzare in modo sistematico le azioni educative fondamentali con i propri figli. La graduale estensione del programma ha reso possibile seguire sia per vie istituzionali come gli asili nido e le classi prescolastiche sia per vie non formali, il 99,5% dei bambini compresi nelle suddette età.

E’ stata decisiva l’integrazione dei medici e delle infermiere della famiglia, degli istruttori di cultura e dello sport, delle federadas, dei cederistas, dei rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni contadine, dei governi locali e in particolare dei consigli popolari, complessivamente oltre 100 000 esecutori, come vengono definiti, che sono gli incaricati di preparare, seguire e appoggiare le famiglie. La formazione degli stessi è a carico di oltre 30 000 promotori, che li formano e gli offrono la consulenza, di cui 8 286 sono docenti qualificati del Ministero dell'Istruzione.

La valutazione realizzata nel 1999 ha dimostrato che l’80% di un campione di 48 000 bambini, ha raggiunto tutti gli indicatori di sviluppo previsti per la loro età, il che rappresenta 34,6 punti percentuali al di sopra della valutazione realizzata nel 1994. L’84% delle famiglie intervistate, oltre 47 000, riconoscono che ci sono stati dei cambiamenti nell’atteggiamento rispetto ai propri bambini: dedicano loro più tempo, sono più affettuosi, li ascoltano, non applicano loro dei maltrattamenti fisici o psichici. Allo stesso modo si riconosce il contributo del suddetto programma al arricchimento culturale delle famiglie: il 62% esprime che ascolta più musica; il 52% ha presso la abitudine di visitare musei e istituzioni culturali, il 44% ha incrementato il tempo dedicato alla lettura, e il 64% si preoccupa di più di acquistare libri di racconti e favole per i figli e di leggerglieli.

Come risultato del sistema di attenzione educativa applicato ai bambini dalla nascita fino a sei anni, il 96,8% di coloro che hanno compiuto gli studi prescolastici nell’anno scolastico appena concluso, hanno raggiunto un livello adeguato di sviluppo delle abilità basiche che li pone in grado di affrontare con successo l’apprendimento scolastico.

L’inclusione dell’informatica in età prescolastica nel nostro paese costituisce un’esperienza nuova e unica per il carattere di masse che raggiunge e per i principi e concezioni scientifiche e pedagogiche che la supportano. L’introduzione generalizzata della stessa è accompagnata dalla ricerca che consente di definire la nostra posizione rispetto al suo uso nell’educazione dei bambini del prescolastico, in accordo con la concezione che assume il processo educativo per prevenire, individuare, controllare ed eliminare qualunque fattore di rischio causato dall’uso dei computer in queste età.

Durante l’anno scolastico appena concluso hanno avuto accesso all’informatica, con una frequenza settimanale di 30 minuti, 117 868 bambini e bambine che hanno studiato il livello prescolastico nelle scuole elementari. A partire dal presente anno scolastico beneficeranno di questi corsi in aggiunta i 23 527 bambini iscritti al prescolastico degli asili nido, per cui è prevista l’installazione degli impianti pertinenti in questi centri.

Si conta su 823 docenti che si sono preparati come istruttori d’informatica per le suddette età e che proseguono la loro preparazione nel livello superiore. Le osservazioni realizzate fino adesso dimostrano il contributo allo sviluppo della motilità fina e delle abilità intellettuali dei suddetti bambini, che sono obiettivi da raggiungere durante l’istruzione prescolastica, come base per affrontare la prima elementare.

Durante il presente anno scolastico, l’84% delle classi della scuola elementare avranno 20 bambini o meno.

Si conta sulla riserva di maestri in tutte le province, a eccezione dell’Avana, Matanzas e Camaguey, dove si lavora per superare questa difficoltà.

L’eccellente situazione attuale è stata resa possibile da oltre 14 662 giovani maestri emergenti, che hanno raggiunto un grande successo.

La doppia sessione è già in atto per più del 96% degli alunni dell’elementare in tutto il paese. Ma la principale trasformazione è stata il perfezionamento dell’organizzazione scolastica, che ha consentito un orario unico, dove le attività docenti si svolgono sia durante la mattina che nel pomeriggio. Si aumenterà una frequenza settimanale di Lingua Spagnola e una di Matematica; nella prima sarà prioritaria l’Ortografia, nonché l’uso del dizionario, la calligrafia, la produzione e comprensione di testi; e nella seconda saranno rafforzati i contenuti del calcolo, il ragionamento di problemi, il trattamento delle magnitudini, e la Geometria.

Si aggiungerà una frequenza settimanale d’inglese a partire dalla terza elementare fino alla quinta e due nella sesta elementare, utilizzando mezzi audiovisivi. Le suddette frequenze si cominceranno a impartire nel mese di gennaio.

Sono stati elaborati 41 software che provocheranno un cambiamento fondamentale nel processo docente educativo tra il maestro della classe e il professore d’informatica. Entrambi condurranno le attività insieme, sia quelle docenti che quelle extradocenti, che consentiranno di elevare la qualità dell’apprendimento e la formazione di una cultura generale integrale.

Una valutazione della qualità dell’educazione nella Città dell’Avana realizzata nel 1999 ha dimostrato che i bambini della capitale non raggiungevano le conoscenze del livello con la qualità e la celerità necessarie. Un esempio di ciò è che nella quarta elementare si è raggiunto il 43,3% delle risposte giuste in Matematica e un 53,5% in Lingua Spagnola.

Le misure speciali applicate all’istruzione nella Città dell’Avana hanno fatto sì che in giugno dell’anno in corso il 71% delle risposte sono state giuste in Matematica en nel caso di Lingua Spagnola la percentuale è aumentata fino all’86%. Quindi le conoscenze della del livello sono aumentate di un 60% rispetto al 1999.

L’istruzione speciale nel presente anno scolastico, come avviene da anni, assicura l’attenzione a tutti i bambini con deficienza fisica o ritardo mentale compatibile con la possibilità di studiare, che sono 51 938 attualmente, per cui si conta su 14 600 maestri e specialisti. Riceveranno attenzione in casa 1 386 bambini handicappati. A tale scopo sono disponibili 580 maestri, e sarà inoltre garantita l’attenzione a 372 allievi in 22 classi in ospedali.

Si deve sottolineare l’introduzione di nuovi metodi per il trattamento di 241 bambini autisti, 106 sordo-ciechi e 14 con impianto cocleare. Si lavora nell’introduzione e collaudo di nuovi mezzi e impianti per facilitare l’accesso degli alunni con certe incapacità all’informatica: schermo tattile, visualvoice, interruttori, tastiera intelligente e scanner.

Hanno creato 252 nuovi posti lavoro per interpreti per sordi e professori d’appoggio per studenti sordi, ciechi e disabili motori, il che consentirà di elevare la qualità dell’attenzione che viene loro offerta.

Nel presente corso scolastico ha cominciato a funzionare una moderna stampa Braille per l’edizione di libri e manuali che permetteranno ai ciechi di elevare la loro cultura generale integrale. Disponiamo di 193 gruppi di diagnosi e orientamento in tutto il paese, con oltre 1 056 specialisti dedicati alla valutazione e diagnosi degli alunni con necessità educative speciali.

Va avanti lo sviluppo del programma d’informatica in tutti i centri dei diversi livelli d’istruzione, beneficiando il 100% degli iscritti, con 46 290 computer installati nelle scuole prescolastiche, elementari e medie, comprese tutte le scuole rurali, per cui è stato necessario elettrificare con pannelli solari 2 368 scuole, di cui 93 hanno soltanto un alunno, il che evidenzia l’accurata attenzione che la Rivoluzione concede all’educazione di ogni bambino, senza alcuna eccezione.

L’attuale piano di studio fa sì che lo studente conosca bene il funzionamento del computer, l'elaborazione di testi, di disegni, di tavole, della creazione di presentazioni multimediali e pagine web, nonché la soluzione di problemi riferiti alle diverse aree della conoscenza. E un fatto di estrema importanza; cresce in modo progressivo l’uso dei computer come mezzo d’insegnamento di altre materie.

Il programma conta su 19 227 professori d’informatica, di cui 13 805 sono nuovi. Sono disponibili due nuove raccolte di software educativi: "Multisaber", 41 programmi per l’istruzione elementare e speciale, ed "El Navegante", 37 programmi per la scuola media. Ciò consentirà l’uso del software educativo per appoggiare lo sviluppo di tutte le materie della scuola elementare e media.

I suddetti software hanno la caratteristica di essere altamente interattivi, grazie all’impiego di risorse multimediali come video, suono, fotografie, dizionari specializzati, spiegazioni di professori d’esperienza, esercizi e giochi istruttivi che appoggiano le funzioni di valutazione e diagnosi.

Nelle scuole di istruttori d’arte si prevede l’iscrizione di 4 840 studenti nel primo anno, 4 038 nel secondo, 3 605 nel terzo e 3 523 nel quarto e ultimo anno.

Sono 2 929 i professori, di cui 948 di formazione generale e 1 981 delle specialità; di essi 1 384 svolgono questo lavoro oltre alle proprie attività come professionisti della cultura.

Dei 158 800 diplomati della scuola media dello scorso anno, si sono iscritti al liceo 89 100 e 68 700 alle scuole tecniche e di formazione professionale.

In settembre del 2001 si è creato il corso di formazione integrale per giovani. A due anni dalla nascita si è potuto valutare l’enorme impatto che ha avuto sulla famiglia, sulla comunità, sugli studenti e sui docenti, a partire dal cambiamento nell’atteggiamento dei suddetti giovani.

Lo scorso anno scolastico è finito con un’iscrizione di 102 005 studenti, di cui 64 488 compiono gli studi liceali e 34 318 compiono studi superiori.

Il programma educativo "Alvaro Reynoso" è stato elaborato durante l’anno scolastico 2002-2003, e nell’attuale corso presenta un totale di 128 377 lavoratori, di cui 38 103, pari al 30%, ricevono un salario per studiare, per cui lo studio è il loro impiego; 4 786 per il loro alto livello lavorano come professori e il resto, 85 488, lavorano e studiano.

In questo anno scolastico che comincia, grazie ai piani della Rivoluzione, oltre 100 000 compatrioti inizieranno gli studi superiori. Un’importante aumento si produce con l’iscrizione degli studenti alle lauree che si studiano nei comuni e municipi, come un nuovo paradigma dell’educazione superiore cubana nello sviluppo attuale.

Nelle carriere pedagogiche, il modello dell’universalizzazione si basa nel concentramento degli studenti in 5 204 centri docenti concepiti come microuniversità, sotto l’attenzione dei direttori che accompagneranno loro durante tutta la carriera. A loro sono stati garantiti i libri fondamentali, contenuti soprattutto in un compact disk della laurea per ogni studente. Nel presente anno scolastico sono coinvolti 41 973 docenti tra professori di sedi e direttori.

Lo sviluppo del piano di ristrutturazione totale delle 110 scuole del resto del paese previsto per il 2003, che comprende l’ampliamento delle aule o classi per garantire gruppi di 20 o meno bambini nella scuola elementare e la doppia sessione nelle scuole medie, nonché la totale sostituzione dei mobili per le scuole, costituiscono un forte stimolo per l’elevazione della qualità dell’istruzione in tutte le province.

Delle 110 scuole del piano per il 2003, 31 saranno pronte per l’inizio del corso, 56 saranno pronte entro il mese di settembre, 20 entro il mese di ottobre e 3 tra i mesi di novembre e dicembre. Si realizzerà uno sforzo speciale per riuscire a realizzare entro l’anno 2004 la ristrutturazione totale di altre 200 scuole.

Si deve tener conto che nel settore della sanità un programma di grande trascendenza è in atto in tutto il paese.

Ciò che caratterizza e renderà storico quest’anno scolastico 2003-2004 è una profonda e inedita rivoluzione dell’istruzione media a Cuba, prima, seconda e terza media, che avrà connotazione mondiale. La suddetta istruzione –anello decisivo nella formazione della personalità e della vita di tutti i bambini e gli adolescenti—è quella più complessa e nell’abito educativo internazionale è un vero e proprio disastro.

In un sistema d’istruzione in cui un professore superspecializzato è costretto a impartire lezioni a 200 o 300 studenti divisi in classi di 30 e 40 allievi, questi non può conoscere nemmeno i nomi di tutti i suoi discepoli, le loro caratteristiche individuali, i loro problemi personali il nucleo familiare e l’ambiente sociale in cui vive, né può offrire l’attenzione accurata e differenziata di cui ha bisogno ogni adolescente. Così lo volle esprimere profeticamente Luz y Caballero nella celebre frase che noi interpretiamo nel modo seguente: educare è più importante e difficile che istruire. Una verità inconfutabile. Pensiamo che oggi nella nostra patria ambedue le cose possono essere raggiunte. Nel mondo odierno dove s’impone l’educazione di masse, qualunque sia lo sforzo e la qualità dei professori, il sistema tradizionale non può educare né può istruire.

Uno statunitense, il premio Nobel di Fisica del 1988, Leon Max Lederman, ha detto recentemente una cosa molto interessante: "E’ urgente migliorare l’educazione. E’ importante che quando l’adolescente esca dalla scuola media abbia una maniera scientifica di pensare, indipendentemente dalla professione che scelga dopo."

"E’ necessaria una riforma nella scuola media affinché gli studenti siano all’altezza del XXI secolo, perché possano assumere lo sviluppo accelerato e le sue conseguenze socio-politiche; devono essere capaci di guadagnarsi il pane e contemporaneamente di assumere l’impegno con la razionalità come una forma di vita. Lottare con un mondo in continua trasformazione."

"Se tutto ciò diventasse realtà"—aggiunge—"i nuovi diplomati della scuola media conoscerebbero le scienze meglio di coloro che hanno approvato l’esame di maturità, e perfino di coloro che si sono laureati in Harvard. Sarebbero senza dubbio migliori genitori, migliori figli, politici, lavoratori, esseri umani. Il cosiddetto studente medio emergerebbe come un genio."

Per noi, che da molto tempo siamo consapevoli della necessità di affrontare la situazione della scuola media, la difficoltà fondamentale era trovare il modo di conciliare la necessaria qualifica del docente, la sua vocazione personale, il numero e la frequenza di ogni materia e la quantità totale di professori necessari.

In mezzo alla battaglia di idee, ci impegnavamo in trovare soluzioni. Da ciò nasce l’idea di formare un professore integrale. Anche se lo sforzo richiesto era enorme, non abbiamo esitato a seguire questa via.

Tuttavia, che fare con il grande numero di professori specializzati durante molti anni.

La continua ricerca di soluzioni ci ha portato finalmente a forme che, a partire da altrettante idee già provate e dalla sperimentazione concreta, hanno reso possibile il metodo audace e rivoluzionario adottato, la cui applicazione massiva s’inizia proprio oggi, 8 settembre 2003.

Il suddetto metodo comprende le solide conoscenze dei professori specializzati, un entusiastico gruppo di giovani professori emergenti impegnanti a impartire tutte le materie, ad accompagnare i propri allievi durante i tre corsi della media, e a utilizzare in modo esauriente e sistematico i più moderni mezzi audiovisivi.

Il risultato finale sarà un professore per ogni 15 alunni, soprattutto in classi di 30 alunni con due professori che cooperano strettamente l’uno con l’altro, ma ognuno di essi responsabile di tutto quanto riferito all’educazione e alla formazione dei 15 alunni la cui protezione, direzione e preparazione alla vita hanno assunto durante questa decisiva tappa scolastica.

Le maggiori difficoltà come al solito erano nella capitale del paese. Siccome molte migliaia di giovani della capitale si erano iscritti ai corsi per diventare lavoratori sociali, maestri emergenti della scuola elementare, infermiere emergenti, tecnici in fisioterapia e in altri servizi di salute, professori d’informatica, alunni specialmente selezionati per l’Università delle Scienze dell’Informatica --ormai in funzionamento e in rapida espansione sebbene non sia stata ancora inaugurata--, non c’era nella città il sufficiente personale giovane con diploma di maturità, che potesse iscriversi ai corsi per professori emergenti. A ciò si aggiungeva il fatto che nella capitale l’istruzione era più deficiente che nel resto del paese e gli effetti di questo fenomeno si facevano sentire sulla qualità delle conoscenze e sulla formazione dei giovani.

Non si poteva perdere un minuto. In aiuto della capitale giunsero oltre 4 000 eccellenti diplomati di liceo, provenienti dalle restanti provincie del paese, che si sono iscritti alla prestigiosa scuola "Salvador Allende", i quali impartiranno lezioni durante un anno in compagnia di bravissimi professori specializzati. Ciò avverrà ogni anno con i nuovi professori emergenti della scuola "Salvador Allende" finché la Città dell’Avana non disporrà del personale sufficiente. Una volta rientrati nelle loro province d’origine, essi transiteranno con gli alunni per la prima, la seconda e la terza media.

I risultati della scuola sperimentale "Yuri Gagarin" e dell’altra simile, la "José Martí", del comune Habana Vieja, dimostrano i vantaggi della nuova concezione dell’istruzione media, il che costituisce un contributo rivoluzionario e innovativo dell’educazione alla formazione degli adolescenti.

Tra i migliori risultati ci sono i seguenti: migliore assistenza e puntualità alle lezioni, nel controllo della disciplina predomina la persuasione e l’autoregolazione degli alunni, una buona comunicazione maestro-alunno-famiglia, e si valuta in modo molto positivo la qualità delle lezioni.

Si raggiungono risultati di apprendimento superiori al modello precedente nella comparazione con la diagnosi iniziale degli alunni, applicando strumenti degli standard internazionali in Matematica e Lingua Spagnola.

Essi sono:

La scuola "Yuri Gagarin" all’inizio dell’anno scolastico in ottobre del 2002: conoscenze in Matematica, 31,9% di risposte adeguate; in maggio del 2003 la cifra si è elevata a 65,7%. Conoscenze di Spagnolo, tappa iniziale, ottobre del 2002: 57,9% di risposte adeguate, in maggio del 2003, 77,3%.

Scuola "José Martí", all’inizio del corso in ottobre del 2002: conoscenze di Matematica, 30% di risposte adeguate; in maggio del 2003: 54,3%. Conoscenze di Spagnolo, tappa iniziale, ottobre del 2002: 57,2% di risposte adeguate; in maggio del 2003, 70,1%.

Scuole controllo "Jorge Vilaboy" ed "Enrique Galarraga". All’inizio del corso, in ottobre del 2002, in Matematica; 31,9% di risposte adeguate; in maggio del 20034, 44%. In Spagnolo, tappa iniziale, ottobre del 2002, 59,1% di risposte adeguate, e in maggio del 2003, 54,7%.

Gli alunni della scuola di "José Martí" e della "Yuri Gagarin" raddoppiarono le conoscenze rispetto alle scuole controllo che continuarono usando il metodo tradizionale. In aggiunta, una volta concluso l’anno scolastico 2002-2003, nella "Yuri Gagarin" il 99,16% degli alunni approvarono gli esami. Soltanto tre dei 358 alunni non approvarono gli esami. La scuola sperimentale "José Martí", un centro molto più complesso, ottenne 98,8% di alunni approvati, e 14 dei 1 167 alunni non approvarono gli esami.

Il 100% delle scuole medie del paese con 494 318 alunni iscritti cominceranno il corso con il metodo spiegato in precedenza e che può essere definito come la sintesi di tutte le esperienze accumulate, tra cui, ovviamente, quelle della "Yuri Gagarin" e "José Martí".

Bisogna sottolineare la risposta dei professori in esercizio della scuola media, di cui 33 281, equivalenti al 94,8% hanno espresso la loro disponibilità a compiere il programma, perciò, tenendo conto della mansione che svolgeranno nella nostra società, meritano con intera giustizia il qualificativo di professori integrali.

Allo stesso modo spicca il decisivo e straordinario contributo dei 409 professori della scuola "Salvador Allende", di cui 89 sono master e 43 dottori in scienze.

Il 95% del totale di alunni della scuola media nel presente anno scolastico beneficerà della doppia sessione.

Nell’ambito della rivoluzione educativa, l’uso della televisione, del video e delle tecnologie informatiche è un fattore insostituibile ai fini istruttivi ed educativi, e contribuisce a stimolare l’interesse e la motivazione degli alunni, il loro pensiero indipendente, la riflessione critica, la voglia di ricerca e la creatività. Tutto ciò consentirà di continuare perfezionare il processo di insegnamento-apprendimento, nella ricerca continua per elevare la qualità dell’educazione.

Per la materia Informatica erano previste nel piano di studio 172 ore; quest’anno si prevedono 216 ore. Nella prima e nella seconda media, il 50% del totale delle ore sarà dedicato a studiare l’informatica in quanto oggetto di studio, e il 50% restante sarà dedicato a studiare l’informatica come mezzo per apprendere altre materie, con la partecipazione del professore d’informatica e del professore integrale. Nella terza media si studierà come mezzo per apprendere tutte le materie.

Si valutano molto positivamente gli sforzi realizzati dai teleprofessori e dagli assessori affinché le lezioni riescano più attraenti e innovative con un profondo approccio scientifico e la soddisfazione degli interessi e delle motivazioni degli alunni, utilizzando materiali didattici, tecniche di apprendimento, metodi di studio e attività indirizzate allo sviluppo del pensiero logico, a partire dall’uso delle nuove tecnologie.

Il programma in video delle lezioni per la scuola media conterrà tutte le lezioni registrate di Matematica, Spagnolo-Letteratura, Storia e Inglese per tutte le classi della media, nonché di Fisica per la seconda e la terza media, che serviranno da supporto eccezionale alla preparazione di alunni e docenti.

Le registrazioni delle lezioni si realizzano con due professori e con la partecipazione di alunni della scuola media. Nella Città dell’Avana vi partecipano 28 teleprofessori e 252 alunni, distribuiti in 14 gruppi; nelle province di Cienfuegos, Villa Clara e Santiago de Cuba, 24 docenti e 216 alunni, per un totale in tutto il paese di 52 docenti e 468 alunni che hanno partecipato alla registrazione delle lezioni in video durante il periodo di vacanze, e continueranno fino a concludere l’anno scolastico, dimostrando uno straordinario entusiasmo e dedizione di fronte a questo compito.

In aggiunta, nel piano di studio per la scuola media sono aumentate a cinque le frequenze settimanali delle materie Matematica e Spagnolo-Letteratura, così come un 20% di nuovi contenuti nelle materie Informatica, Educazione al Lavoro e Storia nella terza media.

E’ importante sottolineare che nelle due sessioni si studiano contenuti delle diverse materie, dedicando ogni giorno tre o quattro ore a rivedere, esercitare e consolidare i contenuti studiati mediante la televisione e il video.

Le materie che comprende la suddetta programmazione sono Educazione Artistica nella prima media, Biologia, Geografia e Chimica nella seconda e terza media, ed Educazione al Lavoro nella terza media.

Per estendere la doppia sessione a tutte le scuole medie della capitale, sono state costruite 550 aule, quattro nuove scuole medie e altre tre sono state ristrutturate e ampliate. Sono state create 13 ville per alloggiare i professori integrali che lavoreranno nelle scuole medie della capitale. Si è lavorato con discrezione, ma lo sforzo realizzato con l’appoggio di altre province è stato notevole e meritorio.

Per riuscire a far sì che la maggioranza degli iscritti alle scuole medie del paese usufruiscano della doppia sessione, hanno lavorato congiuntamente i diversi organismi e le organizzazioni nella ricerca dei locali necessari. Ciò unito alle 120 000 capacità scolastiche destinate al piano in esecuzione consentirà che tutti i locali di cui disponiamo abbiano i mobili necessari.

In settembre 177 scuole medie offriranno il servizio di merenda a 93 169 studenti e a 9 728 lavoratori. Essi e i 115 110 alunni interni di questo livello d’istruzione costituiscono il 42% dell’iscrizione totale che beneficia dei servizi di mensa.

Da adesso e fino a settembre del prossimo anno il 100% degli alunni non interni riceveranno la suddetta merendina, che contiene circa il 40% delle proteine che richiedono gli adolescenti.

Devo segnalare che otto paesi, grandi e piccoli, tra cui uno della OCSE, applicano il metodo cubano di alfabetizzazione per radio e televisione. Cresce l’interesse e la domanda di cooperazione tecnica e di consulenza di Cuba. Questo irrefrenabile movimento potrebbe contribuire a eliminare in breve tempo la vergognosa e interminabile cifra di 860 milioni di analfabeti e di miliardi di semianalfabeti del Terzo Mondo.

I più perfidi nemici dentro e fuori il paese sono colpiti dall’eroica resistenza del nostro popolo e dai successi della Rivoluzione, in modo speciale a partire dalla battaglia di idee e dal crollo progressivo dell’ideologia neoliberale e dell’insostenibile ordine economico imposto al mondo, ormai in piena decadenza e profonda crisi. C’è gente mascherata che è impaziente di lanciare nuovi colpi d’artiglio, incapaci di capire che non c’è più forza morale al mondo capace di sconfiggere la Rivoluzione cubana se, come l’abbiamo fatto durante mezzo secolo, siamo capaci di percepire e di superare i nostri errori e di preservare le virtù che ci hanno fatto e ci faranno vincere sempre.

Il nome di Cuba passerà alla storia per ciò che nell’ambito dell’educazione, della cultura e della sanità ha fatto e sta facendo per l’umanità nell’epoca più difficile che ha conosciuto la nostra specie.

Bloccato il nostro paese dall’unica superpotenza e quasi bloccato dall’Europa, ambedue insieme non potranno sconfiggere la Rivoluzione Cubana, tra altre ragioni perché ambedue insieme non hanno né avranno mai il capitale umano né i valori morali per fare ciò che Cuba socialista è stata capace di fare.

Patria o Morte!

Vinceremo!

Versiones Taquigràficas