Cuba mette in guardia sui danni climatici dovuti alle eccessive spese militari della NATO
Il ministro delle Relazioni Internazionali di Cuba, Bruno Rodríguez, ha avvertito oggi che, mentre gli stati membri della NATO aumentano i loro contratti per l'acquisto di armi più letali e costose, riducono i loro impegni in termini di finanziamenti per il clima e l’ambiente.
Attraverso il suo resoconto su Twitter, il ministro del paese caraibico ha sottolineato che l’industria degli armamenti è l’unica grande beneficiaria delle spese militari elevate della NATO.
Recentemente, il capo della diplomazia dell’isola ha dichiarato sullo stesso social network che l’impronta di carbonio militare dell’organizzazione transatlantica è passata da 196 milioni di tonnellate di anidride carbonica (C02) nel 2021 a 226 milioni nel 2023.
Questi numeri superano le emissioni di gas ad effetto serra dell’80% dei paesi del mondo, ha confrontato.
La NATO raggiungerà un’altra cifra record in termini di spesa militare nel 2024, sei volte superiore a quella registrata nel 2014, ha annunciato a febbraio il suo segretario generale, Jens Stoltenberg, nonostante l’allarme internazionale sullo spiegamento di armi.
Il rappresentante dell’organizzazione ha indicato che l’aumento risponderà alle previsioni di 18 stati membri di utilizzare il 2% del loro prodotto interno lordo per le questioni della difesa.
Dal 2014, i membri del blocco di guerra hanno aumentato i loro budget militari di 600 miliardi di dollari e l’anno scorso hanno registrato un aumento senza precedenti dell’11% negli alleati europei ed in Canada.