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Denunciano il rifiuto di visto alla moglie di uno dei Cinque cubani

(Prensa Latina) Il continuo rifiuto del visto di entrata negli USA ad Adriana Perez, moglie di uno dei Cinque anti-terroristi cubani ingiustamente incarcerati negli Stati Uniti, mantiene la violazione del governo degli Stati Uniti nella applicazione delle sue proprie leggi. Il gabinetto del presidente Barack Obama continua le stesse pratiche del suo predecessore, George W. Bush, non concedendo il permesso alla moglie di Gerardo Hernandez, che è stato condannato a due ergastoli, più altri 15 anni di carcere.
Come afferma il sito Cubadebate, in una lettera al Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, l'ambasciatore cubano davanti a tale istituzione, Abelardo Moreno, esige all'amministrazione degli Stati Uniti un visto umanitario per questa donna.
Dopo aver aspettato 95 giorni, la Sezione di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana ha negato, lo scorso 15 luglio, il permesso alla Perez per la decima volta, sotto “il duro argomento” di che “costituisce una minaccia alla stabilità ed alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, afferma il diplomatico.
Questa è una conferma vergognosa che l'attuale segretaria di Stato, Hillary Clinton, utilizza lo stesso argomento della sua predecessore, Condoleezza Rice, sottolinea il testo summenzionato.
Indica inoltre che la decisione delle autorità degli Stati Uniti viola la legge del suo stesso paese e dimostra la sistematica violazione dei loro obblighi internazionali.
Allo stesso tempo, è un atto di tortura contro  Gerardo Hernandez ed i membri della sua famiglia, rimarca la missiva.
Ribadisce inoltre che Obama ha l'autorità costituzionale e l'obbligo morale di accertarsi  che ci sia giustizia nella nazione del nord.

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

02/09/2009