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Il presidente di Cuba denuncia le violazioni dei diritti umani a Guantanamo

Il presidente Miguel Díaz-Canel ha denunciato oggi le continue arbitrarietà e abusi commessi nella base navale statunitense di Guantanamo, nella parte orientale di Cuba, condannati dalla comunità internazionale.
 
Nel suo account Twitter, il presidente ha ricordato che "sono già 20 anni di abusi scandalosi nel territorio cubano, occupato illegalmente a Guantanamo, da parte dei più grandi violatori dei diritti umani del mondo".
 
Questo martedì sono due decenni dall'arrivo dei primi prigionieri nel carcere istituito dal governo degli Stati Uniti in quella base militare, che Washington mantiene all'estremità orientale di Cuba, nonostante le continue richieste delle autorità dell'isola affinché sia restituito quel territorio.
 
Inoltre, ieri, esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani hanno condannato gli abusi commessi in quella prigione.
 
In un comunicato, il gruppo di relatori indipendenti dell'organizzazione multilaterale ha indicato che in quel complesso si commettono implacabili e continue violazioni delle garanzie fondamentali dei detenuti, che costituiscono una macchia per il governo di Washington su questioni come lo stato di diritto.
 
I relatori hanno respinto le detenzioni arbitrarie senza processo e le torture ed i maltrattamenti perpetrati in quel centro.
 
Dal 2002 al 2021, nove detenuti sono morti in custodia, due per cause naturali e sette si sarebbero suicidati. Nessuno di loro accusato o condannato per nessun reato.

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

11/01/2022