Nelle linee finali del messaggio si dichiarano sempre più uniti nella costruzione  di un mondo di pace e uguaglianza sociale, e risaltano che oggi, grazie ai cubani,  «anche in Italia si è capito che il capitalismo somministra il  superfluo, mentre il socialismo dà il necessario».

Il Partito Comunista d’Italia ha inviato un messaggio al Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e al Presidente della Repubblica Miguel Díaz-Canel Bermúdez, con un ringraziamento per la presenza di una brigata di medici cubani nella regione  Lombardia, la più colpita della nazione dal nuovo coronavirus Sars – 2.
 
Il messaggio elogia la preziosa cooperazione dei medici delle Antille, che sono andati ad aiutare il sistema di salute pubblica italiano, in un momento grave d’emergenza nazionale.
 
«Dopo anni di tagli alle spese della sanità pubblica, il nostro sistema sanitario oggi è in grande difficoltà, nonostante l’ abnegazione e il lavoro senza riposo dei medici e dei lavoratori della sanità che anche oggi stanno in trincea contro il coronavirus».
 
Inviata «A nome del Comitato Centrale e di tutto il Partito (Comunista d’Italia)», la lettera ringrazia profondamente «La piccola isola strangolata da molti anni da un blocco economico totale della più grande potenza del mondo. Una delle nazioni che sta dando una grande lezione di solidarietà e umanità!
 
I vostri medici hanno curato malati in 64 paesi del mondo. Grazie agli insegnamenti del Comandante Fidel, testimoniano il valore e la superiorità della società socialista».
 
La missiva chiede d’inviare un abbraccio fraterno ai medici straordinari, al Partito Comunista, al popolo di Cuba e a tutti coloro che hanno lavorato per il mantenimento della società e della Patria socialista contro tutti gli attacchi.
 
«Da 60 anni sono un esempio e una risorsa inestimabile per tutti i popoli del mondo».
 
Nelle linee finali del messaggio si dichiarano sempre più uniti nella costruzione di un mondo di pace e uguaglianza sociale e risaltano che oggi, grazie ai cubani, «anche in Italia si è capito che il capitalismo somministra il superfluo, mentre il  socialismo dà il necessario».